La costruzione di una veranda in legno esterna permette non solamente di ampliare lo spazio abitabile ma anche di conferire agli ambienti interni della casa una maggiore luminosità e, se ben isolate termicamente, le coperture esterne aiutano a garantire il comfort climatico. Le verande in legno risultano inoltre essere particolarmente gradevoli, sia dal punto di vista estetico sia perché consentono l’ampliamento degli spazi fruibili della casa. Il legno poi è un materiale che ben si adatta a diversi stili di arredamento, classico o moderno che sia.
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Quali sono i permessi necessari per costruire una veranda in legno?
Con la costruzione di verande si va a modificare la volumetria dell’immobile sul quale queste saranno realizzate. La veranda infatti rappresenta un ampliamento della casa e comporta una modifica della facciata.
Per le motivazioni sopra indicate dunque, è possibile realizzare una veranda in legno qualora siano presenti determinati requisiti:
- l’ampliamento dell’edificio tramite la costruzione di una veranda può essere effettuato qualora sia presente una volumetria residua;
- dovranno essere rispettati i rapporti aero-illuminanti stabiliti dal regolamento Edilizio del Comune, così come gli altri requisiti previsti da quest’ultimo;
- un geometra verificherà l’effettiva fattibilità della veranda in legno, secondo le disposizioni del Piano Regolatore Generale (PRG) e del Regolamento Edilizio;
- qualora l’unità immobiliare si trovi all’interno di un condominio, sarà necessario il consenso unanime dell’assemblea condominiale, che dovrà essere trasmesso in allegato alla documentazione da presentare agli uffici comunali.
Documenti per la realizzazione di una veranda in legno
Le verande possono essere suddivise in due categorie: verande mobili e verande amobili. Le prime sono strutture strutture non fisse, facilmente removibili, che possono dar vita a spazi chiusi in caso di maltempo e aperte durante la stagione estiva.
Nel caso di coperture prive di tamponatura esterna, la sentenza 1777 dell’11/04/2014 emanata dal Consiglio di Stato ritiene non sia necessario alcun titolo abitativo qualora la struttura non sia ancorata a terra ed è quindi considerata come un arredo esterno capace di offrire riparo.
Qualora invece la costruzione di una veranda comporti un aumento di volumetria dell’immobile e dunque possa essere classificata come struttura fissa, sarà necessario il rilascio del Permesso di costruire. Se ad essere chiuso sarà un balcone, l’intervento comporterà anche una modifica estetica alla facciata.
Conseguentemente alla recente Riforma Edilizia, alcuni Comuni consentono la realizzazione di verande con la sola presentazione della DIA (Dichiarazione inizio attività). La costruzione della veranda in legno, o in altro materiale come nel caso di una veranda in vetro oppure vetro e legno, può essere avviata dopo aver presentano agli uffici tecnici del comune un progetto firmato da un tecnico abilitato e corredato da una relazione tecnica asseverata. Se nei trenta giorni successivi alla presentazione non vi sono stati interventi contrari da parte dell’Ufficio tecnico comunale, si potrà realizzare la veranda.
Terminati i lavori sarà necessario aggiornare la scheda catastale per mezzo di variazione catastale. Nel caso in cui l’immobile si trovi all’interno di un condominio, la realizzazione della veranda comporta il ricalcolo delle quote millesimali e dunque l’aggiornamento delle tabelle millesimali. L’aumento della cubatura dovuta alla realizzazione della veranda comporta infatti una modifica delle quote di proprietà.
Immobile sottoposto a vincolo: posso costruire una veranda?
In edifici sottoposti a vincoli paesaggistici e culturali risulta essere determinante il parere della relativa Sopraintendenza.