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Quando si deve presentare la dichiarazione di successione?
La dichiarazione di successione si apre al momento della morte e dal 23 gennaio 2017 la dichiarazione si può tranquillamente presentare direttamente dal PC, grazie ad un software messo a disposizione, gratuitamente, dall’Agenzia delle Entrate.
La dichiarazione di successione viene presentata all’Ufficio territoriale competente dell’Agenzia delle Entrate, entro dodici mesi dalla data del decesso. La dichiarazione, quindi, è sempre obbligatoria da presentare, a meno che non si verifichino queste tre condizioni:
- nell’attivo ereditario non sono compresi beni immobili o diritti reali immobiliari;
- l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta;
- l’attivo ereditario ha un valore che non supera i 100.000 euro
Bisogna rammentare che nell’attivo ereditario rientrano beni immobili e diritti su beni immobili, beni mobili e i titoli al portatore posseduti dal defunto; denaro, gioielli e mobilia per un importo pari al dieci per cento del valore globale netto imponibile dell’asse ereditario; navi, imbarcazioni, aeromobili che non fanno parte di aziende; quote sociali, azioni o obbligazioni; rendite, pensioni e crediti.
Se il deceduto ha lasciato un testamento, bisogna procedere alla pubblicazione di questo prima di presentare la dichiarazione di successione. Se il testamento è pubblico basterà rivolgersi al notaio. Se invece è un testamento olografo ci si deve rivolgere al notaio per la pubblicazione, con estratto di morte e testamento olografo originale.
Chi deve presentare la dichiarazione di successione?
Vediamo quali sono i soggetti che sono tenuti alla presentazione della dichiarazione di successione:
- Gli eredi
- I chiamati all’eredità: cioè potenziali successori, visto che l’acquisto della qualità di erede è subordinato all’accettazione dell’eredità.
- I legatari: ovvero coloro che succedono al deceduto limitante ad uno più beni o rapporto giuridico. Per esempio una quota societaria, un gioiello o un quadro.
- Gli amministratori dell’eredità: nel caso in cui il testamento designa un erede sotto condizione sospensiva.
- I rappresentanti legali degli eredi o dei legatari
- I curatori delle eredità giacenti: quando il “chiamato” non accetta l’eredità e non è nel possesso dei beni ereditari.
- Gli immessi nel possesso dei beni: in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta.
- Gli esecutori testamentari: cioè coloro ai quali il de cuius ha affidato, attraverso il testamento, il compito di curare le sue ultime volontà
- i trustee
Chi non deve presentare la dichiarazione di successione
La dichiarazione di successione non deve essere presentata:
- Se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario: ha un valore non superiore a 100.000 euro; non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni devono rimanere invariate e si devono verificare contemporaneamente.
- Se tutti gli aventi diritto rinunciano all’eredità, oppure, non essendo nel possesso dei beni ereditari, chiedono la nomina di un curatore dell’eredità, prima del termine previsto per la presentazione della dichiarazione di successione.