Tra le misure messe in atto dal governo per fronteggiare la crisi, una delle più importanti è quella che riguarda l’ecobonus 2020 che permette ai cittadini di avere dei rimborsi o detrazioni con percentuali che vanno dal 50% fino al 110% per lavori che sono destinati a migliorare l’efficienza energetica delle loro abitazioni.
Il super ecobonus, quello che prevede un rimborso del 110% è stato inserito nel Decreto Rilancio. Ecco tutte le casistiche per poter usufruire del decreto rilancio ecobonus 110.
Indice
Ecobonus 2020, di cosa si tratta?
Con il termine ecobonus 2020 si intendono le agevolazioni che lo Stato ha previsto in favore dei contribuenti che possiedono immobili e che decidono di effettuare dei lavori per i loro edifici. Questi lavori devono contribuire ad un miglioramento dell’efficienza energetica e antisismica.
Fino al mese di maggio scorso le detrazioni previste erano inferiori e venivano definite in base alle varie tipologie di lavori effettuati. Per la riqualificazione energetica la detrazione era pari al 50%, così come per le ristrutturazioni edilizie, e per la sostituzione di infissi, installazione di caldaie a biomassa e a condensazione.
Se questi lavori venivano eseguiti su parti comuni dei condomini la detrazione saliva al 65%. Infine una detrazione dal 70% all’85% era riservata per le coibentazioni dell’involucro di condomini che interessavano una superfice maggiore del 25% del totale, con variazioni in base ad altri lavori accessori.
Nella legislazione precedente era previsto anche il bonus facciate, nella misura del 90% di quanto speso.
Come usufruire del Bonus al 110%?
Il rimborso in 5 anni e la possibilità di cedere il credito
Oltre alla possibilità di avere un rimborso tramite il modello 730, frazionato nei 5 anni successivi all’esecuzione dei lavori ed al pagamento, ai cittadini è concessa anche la possibilità di avere uno sconto immediato, cedendo il loro credito nei confronti del fisco.
La data di inizio per ottenere il rimborso è lo scorso 1 luglio e il decreto rilancio ha cercato sia di rilanciare i cantieri, fermi da tempo a causa del Covid 19 che di alleggerire, per i proprietari, il costo per gli adeguamenti sismici (leggi l’approfondimento sul SISMABONUS) ed energetici, generando anche un risparmio di combustibili e una minore emissione di gas nell’atmosfera.
Fino a quando è valida la detrazione al 110%?
Nella legge di conversione del decreto, che è stata emanata lo scorso 16 luglio, è stato precisato che per quanto riguarda l’edilizia “popolare” la validità del super bonus 110 per cento, è estesa fino al 31 dicembre 2022, e valida anche per due abitazioni di proprietà dello stesso contribuente.
Chi può sfruttare il decreto rilancio ecobonus 110% in vigore dal 1 luglio?
Le detrazioni del 110% del super ecobonus riguardano le spese che i contribuenti hanno effettuato a partire dal 1 luglio e fino al 31 dicembre del prossimo anno.
Ristrutturazione
Con questo ecobonus possono essere realizzati vari interventi: non solo chi deve ristrutturare casa nel 2020 ma anche per lavori di isolamento termico a cappotto per una superfice che deve essere superiore al 25% di quella totale del condominio, con un tetto di spesa per ogni unità immobiliare di 60mila euro. Nel caso in cui l’immobile sia composto da 2 fino a 8 unità questo limite è ridotto a 40 mila euro.
Sostituzione caldaia e condizionatori
Un’altra tipologia di lavori che gode della detrazione è la sostituzione degli impianti di riscaldamento e climatizzazione con i nuovi impianti che devono avere una efficienza termica di classe A. Per questa detrazione, il tetto massimo è di 30mila euro, sempre per le singole unità immobiliari.
Fotovoltaico
Infine per la sostituzione di impianti di riscaldamento con l’installazione di pompe di calore nelle case unifamiliari, con un tetto massimo di spesa pari a 30mila euro.