Importante primato raggiunto da parte del Paese italiano che riesce a distinguersi in maniera positiva grazie al gran numero di eco diagnosi effettuato nel corso degli ultimi mesi.
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L’Italia ed il primato di eco diagnosi
Supera la soglia delle 15 mila unità il numero di eco diagnosi che, in Italia, sono state inviate dalle oltre 8 mila grandi aziende che consumano un grandissimo numero di energia elettrica per potersi mantenere produttive ed attive sul territorio nazionale.
Per la precisione, nel corso del 2015, le eco diagnosi inviate sono state pari a circa 14 mila, che hanno superato le 15 mila unità nel mese di giugno 2016. Un dato che non ha assolutamente paragoni con quello del resto del continente europeo dove, complessivamente, sono state raggiunte solamente le 13 mila unità.
Le diverse grandi imprese italiane hanno quindi risposto in maniera pronta ed attenta alle direttive imposte da parte del Ministro Interno dello Sviluppo Economico e dell’ENEA, che sono riuscite nell’obiettivo di tenere sotto controllo il consumo energetico, promuovendo l’utilizzo di strumenti alternativi per la produzione e sfruttamento dell’energia elettrica verde.
L’Italia ed i controlli incentivanti
Per Roberto Moneta, ovvero il responsabile Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’ENEA, i controlli effettuati da parte dell’ente che rappresenta e le direttive imposte dal MISE hanno fatto in modo che, le aziende italiane, si dimostrassero pronte a dimostrare il loro reale valore proprio durante questi particolari controlli.Moneta ha anche sostenuto con orgoglio che, grazie agli ottimi risultati ottenuti dal suolo italiano, sicuramente ci saranno degli sviluppi interessanti in termini di controllo energetico e cura dell’ambiente.
Durante alcuni recenti meeting, ultimo dei quali il Meeting della Concerted Action sull’attuazione della Direttiva 2012/27/EU, l’Italia è stata vantata particolarmente da parte delle figure coinvolte in questo particolare tipo di riunione.
Sicuramente, grazie alla grande prestazione offerta dalle imprese italiane, la Comunità Europea farà il possibile per poter realizzare dei particolari piani per il miglioramento dei vari aspetti relativi al settore energetico europeo, in modo tale che l’ambiente possa essere tutelato con attenzione.
Un paese che rispetta l’ambiente
L’Italia deve questo primato alle diverse misure e interventi mirati per il raggiungimento della soglia minima di inquinamento ambientale. Gli incentivi per la riqualificazione energetica ed altri interventi hanno quindi giocato un ruolo complessivo fondamentale, che ha permesso appunto l’ottenimento di questi particolari primati. In Italia, nel corso dell’ultimo anno, vi è stato un abbassamento del 18% del consumo energetico rispetto lo standard europeo, con un risparmio pari a 10 Mtep durante gli ultimi dodici mesi.
Questo ha fatto in modo che si evitasse una spesa di 3 miliardi per rifornire il paese di energia elettrica, con tanto di eliminazione di 26 milioni di tonnellate di anidride carbonica, che avrebbero avuto un impatto devastante sull’ambiente secondo il punto di vista degli esperti del settore, che mirano sempre ad evitare che l’ambiente possa essere lentamente, ma costantemente, danneggiato.