La sicurezza nella casa non è solamente determinata dalla presenza di elettrodomestici che seguono le norme europee oppure dalla rete elettrica che rispetta precisi protocolli, ma anche da scale e balconi, su cui spesso i bambini si affacciano animati dalla curiosità e dalla fretta. Per questo è importante prestare attenzione e la doverosa cautela quando si pensa alla loro costruzione, o anche alla sola ristrutturazione.
Secondo la legge, per la precisione per il Decreto Ministeriale n.236/89, ringhiere e parapetti di balconi o scale devono avere un’altezza minima di un metro. L’altezza deve essere intesa come la verticale misurabile dal limite superiore per l’affaccio al piano calpestabile del balcone, o naturalmente della scala oppure qualsiasi altra superficie su cui viene installato il parapetto, l’inferriata, corrimano o copertina.
Altro aspetto importante da tenere in considerazione è che che l’inferriata non deve essere attraversabile da una sfera con diametro superiore ai dieci centimetri. Ad ogni piano dell’edificio, inoltre, la ringhiera o il parapetto deve essere aumentato di circa un centimetro, cosi che al sesto piano, per esempio, il balcone avrà un parapetto di circa 1,06 metri (1,10 metri ancora meglio) per una migliore estetica e buon senso, oltre che per una maggiore sicurezza generale.
Dopo l’entrata in vigore di tale decreto ministrale, si può parlare di balcone in sicurezza soltanto se si rispettano tutte le norme e i criteri citati sopra. Per mettere in sicurezza la propria casa, e installare ringhiere per balconi e parapetti, oggi è davvero semplice, veloce e non solo; oltre le aziende che vendono e installano ringhiere, esistono persino dei kit fai da te che assicurano un risultato efficace e di ottimo livello estetico a prezzi molto vantaggiosi.
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Inferriate su balconi e finestre?
La domanda spesso che ci si pone è: Ma è possibile mettere inferriate sulle finestre e sui balconi in tutta libertà oppure serve l’autorizzazione del condominio?
Tutti conosciamo le dinamiche nei condomini, dove esistono meccanismi di rivalità reciproche e, soprattutto, opposizioni ingiustificate alle esigenze di un preciso condomino. Ma quello che preme è: cosa succede il vicino dispettoso non approva la tua esigenza di montare inferriate su balcone e finestre?
Quello che ormai è assodato è che per le inferriate non ci vuole nessun consenso, ne da parte dall’assemblea ne dall’amministrato del condominio.
Attenzione però, perché nel regolamentato di condominio potrebbero esserci delle clausole che vietano l’installazione oppure che subordinano la decisione del montaggio all’assemblea. In questo caso si deve necessariamente attenersi al regolamentato ancor prima della legge.
Se nel regolamento, invece, non viene specificato nessun riferimento in particolare, si può procedere secondo quanto stabilisce la legge, o meglio il codice civile:
- «Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa»
- I condomini, inoltre, nell’installazione delle inferriate devono tener conto del decoro architettonico: ovvero l’estetica del palazzo senza alterarne l’armoniosità della facciata e le linee architettoniche dell’edificio.