Con il Decreto Rilancio il Governo ha dato il via a una serie di iniziative e incentivi per i cittadini volte a favorire il rinnovamento di immobili e condomini. Nel gergo comune questo insieme di opportunità ha preso il nome di bonus casa o di bonus ristrutturazioni, sebbene la norma sia un tantino più complessa e ricca di opportunità da conoscere e da cogliere. Per esempio sapevi che puoi scegliere di richiedere direttamente lo sconto in fattura 50% per ristrutturazione anziché procedere tramite detrazione decennale? Ti spieghiamo tutto in questa breve guida.
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Uno o tanti bonus casa: di cosa si tratta?
Il bonus di cui ti parliamo è un grande pacchetto di incentivi e benefici fiscali rivolti a persone fisiche che desiderano richiedere ristrutturazioni edilizie finalizzate maggiormente all’adeguamento sismico e alla riqualificazione energetica. Sono previste anche agevolazioni per chi acquista casa, soprattutto per giovani under 36, oltre ad una serie di incentivi per mutui e prestiti.
Per quel che riguarda la ristrutturazione edilizia di un’abitazione è importante sapere che il Governo concede uno sgravio pari al 50% della spesa sostenuta fino a un limite massimo di 96 mila euro. Le specifiche di questo sgravio sono contenute nell’articolo 16 bis del TUIR, una norma che prevede che siano ammessi lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, di restauro, di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia sia su condomini che su immobili residenziali di qualsiasi categoria catastale.
Rientrano anche i costi derivanti da interventi di miglioramento dei servizi igienici, di sostituzione di infissi e serramenti e persino di recinzione di aree private. Tale detrazione è richiedibile in più modalità tra cui quella dello sconto del 50% direttamente in fattura, che verrà riconosciuto sulla spesa effettuata direttamente dal fornitore dei servizi di ristrutturazione.
Bonus o ecobonus?
Questo bonus viene confuso con l’ecobonus, un’altra tipologia di bonus casa che, invece, riguarda la detrazione fino al 65% per spese relative al miglioramento della classe energetica di un’abitazione. Di conseguenza è rivolto a sostituzioni infissi e serramenti, ma anche a tutti quei lavori che riqualificano uno stabile dal punto di vista energetico. Pertanto copre il rifacimento di una facciata tanto quanto la sostituzione della vecchia caldaia con un impianto più efficiente.
L’ultimo punto a cui prestare attenzione di tale assetto normativo è il concetto di “lavori trainanti”, intesi come quell’insieme di interventi che permettono di accedere all’aliquota maggiorata del bonus casa. Questi lavori riguardano l’isolamento termico, la sostituzione degli impianti di climatizzazione e anche i lavori antisismici che, come suggerisce il termine, consentono di beneficiare del bonus 110%.
Vista la complessità della normativa il nostro suggerimento è quello di richiedere un sopralluogo e di valutare con l’incaricato i lavori necessari da eseguire e le possibilità di detrazione, sconto o riduzione in fattura di cui è possibile beneficiare fino al 2024.