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Cos’è il passo carrabile?
Con il termine di passo carrabile si fa riferimento ad una costruzione realizzata attraverso un’opera visibile e alla possibilità di accesso ai veicoli. Il manufatto consente l’occupazione di un’area dedicata al passaggio pubblico per un uso privato.
Il Codice della Strada lo prevede, mentre a disciplinarlo è il Comune con un apposito regolamento. É solitamente richiesta la corresponsione di una tassa per l’occupazione dello spazio pubblico.
Quali sono i requisiti per richiedere il passo carraio?
Il passaggio carrabile lo si può avere nel caso in cui vi sia la proprietà dell’edificio. La richiesta per l’ottenimento dell’accesso, oltre che dalla titolarità del fabbricato, può essere presentata anche dall’amministratore di condominio. Il permesso da parte del Comune è assolutamente indispensabile. Senza tale documento non è possibile iniziare alcun lavoro per la realizzazione di accessi e diramazioni verso le strade pubbliche e private che siano limitrofe alla proprietà.
L’accesso agli edifici privati, per legge, deve avere un’apertura compresa tra i due metri e mezzo ed i quattro metri. Sono possibili deroghe a questi limiti, ma solamente nel caso in cui la strada sia stretta e ciò renda difficoltose le manovre per l’ingresso e l’uscita.
Tra le richieste della normativa si fa riferimento alla necessità di realizzare la pavimentazione per l’area destinata all’accesso e di mantenere una distanza di almeno dodici metri da curve ed incroci. Queste sono prescrizioni senza possibilità di deroga.
Come si presenta l’istanza al Comune?
Il proprietario o l’amministratore del fabbricato che intendano fare domanda possono presentarsi presso l'”Ufficio Accettazione del Servizio Edilizia” del Comune. Potrebbe esserci uno sportello apposito con una denominazione differente, ma basta rivolgersi al settore dedicato all’edilizia nel Comune in cui si trova l’immobile. Naturalmente se il passo carrabile accede ad una strada che non sia di proprietà comunale, e si trovi al di fuori del centro abitato, la richiesta va inoltrata all’ente proprietario, come Anas, Regione o Provincia. In caso di strada non comunale nell’area urbana, l’istanza va consegnata al Comune.
All’Ufficio Protocollo dell’amministrazione locale si deve portare la documentazione necessaria. Il fascicolo, su indicazione delle norme, include:
- anagrafica del richiedente;
- indirizzo ed evidenza catastale del proprietario relativi al fabbricato per cui si intende realizzare il passo carrabile;
- tre copie della planimetria catastale;
- immagini dell’area su cui si vuole effettuare l’intervento;
- copia del nulla osta dell’ente proprietario della strada in caso non sia del comune e si trovi nell’area urbana;
- una marca da bollo. L’importo va verificato al momento della presentazione in base alla norma in vigore;
- ricevuta di pagamento delle tasse per l’istruttoria e dei servizi inerenti la pratica per cui va corrisposta un contributo.
In caso l’istanza provenga dall’amministratore del condominio, sarà necessario accludere un’autorizzazione firmata da tutti i condomini.
I costi e la tempistica
Non c’è solamente la marca da bollo a pesare sulle tasche di chi necessità di un passaggio per entrare nel fabbricato con il proprio mezzo.
Solitamente l’ente locale, per il disbrigo della pratica e per il suo avvio, esige il pagamento di una tassa. Si deve allegare la ricevuta di versamento alla documentazione, come precedentemente riportato. Ogni ente si regola in modo diverso, per cui potrebbero esserci altri versamenti da fare. Ad esempio c’è la tassa per la consegna del cartello di passo carrabile ed il deposito cauzionale, che verrà rimborsato a lavori eseguiti, se saranno rispettate le prescrizioni.
La copia della domanda, comprensiva di ogni foglio prodotto, con il numero di protocollo il timbro e la data
di ricezione è da conservare. In caso vi siano contestazioni da parte dell’ente si può esibire tale fascicolo. Se non vi è la necessità di un’autorizzazione edilizia per i lavori da eseguire, sarà possibile ottenere il rilascio del permesso per il passo carrabile in un tempo che varia da quindici a trenta giorni. La concessione dura ventinove anni. Con l’approvazione di riceve il cartello con l’indicazione del divieto di sosta ed il numero di autorizzazione unito al logo comunale. Il segnale va esposto in maniera ben visibile tra lo spazio pubblico e privato. In tale modo chi volesse posteggiare di fronte al passaggio carraio non avrà scuse. Sarà altresì possibile richiedere l’intervento della polizia municipale per rimuovere il veicolo che occupi l’area impedendo l’ingresso e l’uscita dal fabbricato. Infine alcuni Comuni impongono un pagamento annuale relativo all’occupazione del suolo pubblico.